Caral, cucina nikkei in formato on the go

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A Milano apre Caral, sotto la guida dello chef peruviano Rafael Rodriguez, dove la carta è incentrata sulla nuova cucina nippo-peruviana. E dopo questo eat-in sono in programma nuove aperture

La cucina fusion nippo-peruviana ha trovato un nuovo indirizzo, a Milano in Via Marghera. È il ristorante Caral - sushi e Nikkei Cuisine (operativo dall’ultima settimana di luglio) sotto la guida dello chef peruviano Rafael Rodriquez. Vale la pena di specificare che quella Nikkei è una cucina nata dalla fusione di tecniche giapponesi e materie prime peruviane. Esattamente come la parola Nikkei deriva da nikkeijin, che in America Latina indica gli immigrati di origine giapponese (nonché tutti i loro discendenti), che a fine ‘800 migrarono in Sud America, in particolare Perù e Brasile.

La sfida della proprietà - un gruppo di imprenditori, tra cui anche lo chef Rodriguez - è quella di far conoscere la vera cucina nikkei, che è in continua evoluzione, grazie all’incredibile biodiversità del Perù, che spazia dall’Oceano alle Ande passando per l’Amazzonia. Ecco perché il sushi, uno dei protagonisti della cucina nikkei, prende la forma che tutti conoscono, ma i sapori sono originali grazie alle materie prime del Paese sudamericano (richiamato anche nel nome del locale: Caral pare sia il sito archeologico più antico del Sud America, datato circa 5000 anni fa).

In progetto nuovi ristoranti

Rafael Rodriguez - che vanta molte esperienze in Italia e nel mondo, tra cui al Maido di Lima, il ristorante più famoso per la cucina nikkei, oggi decimo nella The World’s 50 Best - e il suo team hanno messo in carta una bella scelta fra ceviche (15-16 euro), tartare (tra 11 e 14 euro) e tiradito (12-18 euro), ma soprattutto ai maki nikkei (14-15 euro), perfetti anche per il take away. Infatti, il Caral è stato ideato principalmente per il consumo in delivery e take away, anche se offre la possibilità di consumo informale ai tavoli del locale (12 interni + 16 nel dehor).

«Il locale sarà il primo di una serie di ristoranti che abbiamo intenzione di aprire a Milano con l’insegna Caral - spiega la proprietà -. L’idea è quella di far conoscere questa meravigliosa cucina e di replicare il format, puntando però maggiormente sulla ristorazione vera e propria rispetto al delivery e take away. Infatti, il locale in via Marghera è stata un’occasione che ci è capitata e che non abbiamo voluto farci scappare, vista la grande richiesta che c’è a Milano al riguardo anche dopo le riaperture. Diciamo che è il nostro Lab, in attesa che sia pronto il primo ristorante».

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