
Si chiama “Riso Chiaro” ed è il primo caso in Europa di applicazione della tecnologia blockchain alla filiera del riso. L’iniziativa è della Divisione Agricultural Solutions di Basf in collaborazione con l’azienda agricola piemontese Coppo e Garrione e la start-up Ez Lab.
In pratica, una piattaforma software raccoglie tutte le notizie inerenti la coltivazione del riso conservandole in modo sicuro e inalterabile. Sono registrati i dati inerenti l’area geografica di produzione, le varietà piantate, le estensioni, i programmi di irrigazione, la fertilizzazione e la protezione della coltura. Oltre alla certificazione delle fasi cruciali di coltivazione e lavorazione, è previsto il trasferimento delle informazioni fino al consumatore finale.
Il progetto Riso Chiaro utilizza la piattaforma software AgriOpenData di Ez Lab, sarà poi l’azienda agricola Coppo e Garrione a testare e utilizzare per prima Riso Chiaro raccogliendo e trasferendo le informazioni della coltivazione del riso.
Digitalizzazione e Agricoltura 4.0 si confermano così temi di crescente interesse nel settore agroalimentare, dove lo sviluppo di tecnologie e la condivisione di dati e informazioni lungo tutta la filiera garantiscono qualità dei prodotti e sicurezza dei processi.
«Sono orgoglioso di presentare oggi questo primo e innovativo progetto di blockchain che contribuisce a difendere e valorizzare il riso italiano e chi lo produce” - ha commentato Alberto Ancora, head of business management agricultural solutions south Europe e responsabile della divisione per l’Italia - Come parte della filiera, con un’ampia offerta di soluzioni e prodotti per questa coltura, abbiamo la responsabilità di promuovere nuovi modelli in grado di certificare buone pratiche di coltivazione, provenienza e qualità del riso Made in Italy. Ci siamo riusciti mettendo a fattor comune le nostre competenze con quelle dei partner di progetto, per un’agricoltura sempre più sostenibile».
Presto, Basf renderà disponibile Riso Chiaro a tutti gli attori della filiera che vorranno utilizzare la tecnologia blockchain in questo comparto agroalimentare promuovendo, in questo modo l’introduzione di questa importante innovazione su tutto il territorio italiano.