Milano: Viviana Varese apre il Faak, locale all day dining dall’anima rock

faak
Il locale con un nome che assomiglia alla parolaccia angloamericana e un dichiarato spirito rivoluzionario

Dopo aver annunciato la chiusura del ristorane stellato Viva - al secondo piano di Eataly Smeraldo a Milano - Viviana Varese ha inaugurato il Faak, sempre a Milano, in via Arnaldo da Brescia 5, tra i quartieri di Isola e Monumentale. Un locale all day dining che sarà aperto dalla colazione, al pranzo, all’aperitivo e alla cena. I posti saranno 40, ma con l'apertura del dehors diventeranno 60.

Con il forno e la brace sempre protagonisti, il Faak sarà un po’ bakery, un po’ caffetteria, un po’ pizzeria e un po’ ristorante, con la promessa di prezzi abbastanza popolari durante tutto l'arco della giornata.
Dopo la colazione con caffetteria, croissant (da 2 a 4 €) e “nettari”, sarà la volta del light lunch con la possibilità di scegliere tra quiche, insalate, torte salate, crostoni, focacce e sandwich (da 6 a 10€).
Per la cena, al centro dell’offerta ci sarà la brace, con proposte di carne, pesce e vegetali (da 14 a 27€). I prezzi delle pizze, primo grande amore di Viviana, i 9 € della margherita base saliranno a seconda dei topping. La chef ha dichiarato al Corriere della Sera:

«Torno a fare la pizza: ricordiamoci che io nasco pizzaiola, a sette anni stavo accanto a mio padre nel suo locale e a tredcici ero l’addetta alle pizze ufficiale. Mi piace l’idea di questo cerchio che si chiude».

Un’attenzione particolare sarà dedicata ai vini, tutti naturali e di piccoli vignaioli selezionati dalla sommelier Alessia Taffarel tornata al fianco di Viviana Varese.

Un locale, dunque, dall’anima rock, con un nome che assomiglia alla parolaccia angloamericana e con un dichiarato spirito rivoluzionario, come fanno intendere gli slogan che compaiono sulla pagina Instagram e sul sito web ufficiale del locale. Eccone qualcuno:

Siamo vivaci, siamo decisi, siamo ribelli. Prendiamo posizione. Ci piace cambiare e accogliere, ma anche far riflettere e magari incazzare”; “Fermamente diversi, attivamente ribelli. Vuoi bere? Fare colazione? Insorgere? Pranzare? Milano ce la prendiamo”; “Scuotiamo le coscienze e agitiamo gli animi. Siamo in fermento. Per divampare ci basta una scintilla. Siamo la Milano che non si spegne“; “Per i presidi nelle campagne, per i grappoli e per i tini. Per i vinài, i dottori della terra, per chi ha sete. Brindiamo. Milano ce la beviamo“.

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