In Italia la spesa per il Fuori Casa ha ripreso a salire in modo inequivocabile. La ristorazione in particolare, si conferma un settore in ottima salute. Dopo cinque anni di crisi che hanno visto chiudere 13.656 ristoranti e 13.121 bar, dunque, finalmente si riparte. Per contro, le imprese della ristorazione hanno difficoltà a trovare cuochi, aiuto cuochi, camerieri, baristi, pasticcieri e gelatieri artigianali.
L'aggiornamento è arrivato da Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) durante il talk show "Occupazione nella ristorazione. Quali competenze, quali prospettive” che si è svolto alla stazione Leopolda di Firenze nell'ambito della seconda edizione di Food and Wine in Progress, evento dedicato alle eccellenze della produzione agroalimentare e della ristorazione e conclusosi ieri 28 novembre.
Eloquenti i numeri della ripresa che parlano di un settore particolarmente attrattivo per i giovani e per le donne. Si parla di 96mila nuovi addetti dal 2008 al 2015, un incremento che non si è verificato in nessun altro comparto economico quello dei servizi. Il 72% dei lavoratori è under 40, di questi il 17% ha meno di 20 anni, il 31% ha tra i 20 e i 30 anni, il 24% fra i 30 e i 40. Le donne sono in maggioranza con il 54%. Un lavoratore su quattro è straniero. L’occupazione è in crescita soprattutto nei ristoranti (+2,2% nel confronto tra 2008 e 2015) e nella fornitura di pasti preparati (+4,9%), mentre scende nelle mense (-1,3%) e nelle discoteche (-11,4%). Più di otto lavoratori su dieci (76%) hanno un contratto a tempo indeterminato, il 18% a tempo determinato mentre il resto è stagionale.
Foto: Tullio Puglia