L’osservatorio nazionale di Just Eat ha presentato i risultati del focus dedicato al lock-down per fotografare abitudini, gusti e priorità degli italiani tra piatti e cucine preferite, nuovi comportamenti e necessità, su un campione di oltre 30.000 intervistati. Le interviste sono state effettuate tra marzo e aprile. Oltre il 90% del campione ritiene che il food delivery sia un servizio importante in questo momento, sia i ristoratori (66%), sia i clienti (30%). Si riscontra inoltre un incremento della richiesta di attivazione del servizio da parte dei ristoranti e anche da parte di realtà che non ne usufruivano in precedenza, e che vedono nel food delivery un supporto concreto al proprio business.
I cibi più ordinati
La pizza si conferma sempre al primo posto come il piatto più ordinato, seguita dall’hamburger, dal sushi e cibo giapponese, dal pollo e dalla cucina italiana, soprattutto in alternativa al cucinare a casa in questi giorni di isolamento. Emergono inoltre trend specifici come la crescita dei menù dedicati al pranzo, utili per chi lavora da casa pokè bowl (+54%), quelli per i più piccoli (menù baby), dolci e sfiziosità, birre artigianali e qualche bottiglia di buon vino.
Chi ordina
Gli uomini ordinano più delle donne (60% vs 56%). Il motivo principale è regalarsi una coccola (59%), soprattutto per le donne (56%). Segue l'alternativa all’andare a fare la spesa limitando così il numero delle uscite (48%). Per chi è in smart working è pratico ordinare a pranzo o a cena non avendo tempo di cucinare (15%), soprattutto per gli uomini (56%), e per evitare le code ai supermercati e le attese per la spesa online (17%).
Esplorando poi le diverse fasce di età, emerge la voglia di staccare la spina con il food delivery ordinando qualcosa di goloso soprattutto per la fascia 18-25 anni, l’ordine a pranzo soprattutto per i giovani dai 26 ai 35 anni, l’evitare la coda ai supermercati o l’attesa per la spesa on-line per i 36-45 anni e limitare il numero di uscite, soprattutto per la fascia 45-54 anni.
