L’esperimento è già stato fatto con il faro di Capo Spartivento, a Domus de Maria, trasformato in un hotel di lusso. Sul suo esempio, dieci fari e stazioni semaforiche costiere della Sardegna, rinasceranno a nuova vita dopo la dismissione poi seguita da settant’anni di abbandono e incuria. Cinque di essi saranno convertiti in hotel o ristoranti. Altri cinque, più piccoli, rinasceranno come bar, osservatori naturalistic o punti di informazione turistica.
Le strutture interessate sono: il faro di Razzoli, il faro di Punta Filetto nell'isola di Santa Maria, l'ex stazione di vedetta di Marginetto nell'arcipelago .di La Maddalena, l'ex faro di Capo d'Orso a Palau, l'ex stazione segnali di Capo Sperone a Sant'Antioco, l'ex stazione semaforica di Arzachena, l'ex stazione di vedetta di Capo Figari a Golfo Aranci, l'ex stazione di Punta Falcone a Santa Teresa di Gallura, l'ex stazione semaforica di Punta Scorno e il faro di Capo Comuni a Siniscola.
Dopo la firma dell’intesa tra Regione Sardegna e l'Agenzia del Demanio, prevista per oggi, 27 Settembre, verranno stimati il valore del bene, i costi per la ristrutturazione che saranno a carico dei privati interessati e i canoni di concessione o locazione che, in ogni caso, avranno la durata massima di 50 anni.