I ristoratori sanno bene quanto il cliente ormai scelga il ristorante dopo aver consultato un'app di recensioni, come per esempio Triapadvsior, Google o TheFork. Forse non tutti, però, sanno quanto sia ultimamente cresciuta l’influenza e l'autorità di TikTok: secondo i dati di Google, circa il 53% dei millennial sceglie un ristorante dopo averlo visto su questa app.
I video del ristoratore
Ma cosa cambia tra la recensione scritta su una pagina web e quella realizzata con un breve video? Anzitutto nel video vengono sempre mostrati i piatti, e non occasionalmente come avviene nelle recensioni scritte, e la qualità delle immagini è mediamente maggiore rispetto a quella delle foto. Inoltre, i video mostrano l’arredo e l’ambiente, dando così un’idea dell’atmosfera del locale. Va infine considerato che l’utente di TikTok in genere è un follower dell’influencer autore del reel e si fida di lui.
Il target secondario
TikTok sta portando i giovani consumatori a nuovi ristoranti, ed è ovvio chiedersi cosa possa fare il ristoratore per trarre il massimo beneficio da questa app. Non può certo scrivere egli stesso recensioni sul suo locale, ma può registrare dei brevi video per mostrarlo, illustrare il menu e pubblicizzare eventi e serate speciali.
Le risposte arriveranno di certo, e chi pensa che gli utenti di TikTok siano troppo giovani deve tenere conto del fatto che ogni anno l’età media si alza.
Adesso è di circa 25 anni , ma se il social continua a espandersi con il ritmo attuale, presto sarà il più visto dagli under 40. Già ora, però, si deve tenere conto del target secondario, quello che viene raggiunto in seconda battuta dopo il target principale. Se, cioè, un teen ager (il target primario) sceglie su TikTok dove organizzare la festa per il suo compleanno, in ogni caso saranno i suoi genitori (target secondario) a pagare il conto, venendo così a conoscenza dell’esistenza del locale e delle sue qualità.
