Vinitaly 2020 non si terrà. In realtà, vista la situazione, la notizia circolava da qualche giorno e aspettava solo una conferma ufficiale che è arrivata ieri sera. Questa la comunicazione del presidente di Veronafiere Maurizio Danese:
«Il perdurare dell’emergenza Coronavirus a livello nazionale, con il susseguirsi dei decreti urgenti della presidenza del Consiglio dei ministri, e la più recente propagazione dello stesso a livello europeo e non solo, hanno reso improcrastinabili alcune decisioni. Per tali ragioni Il consiglio di amministrazione, d’intento con la direzione generale e il management, ha deliberato oggi in merito a molteplici aspetti essenziali per il proseguimento dell’attività del Gruppo. Fra questi, la ridefinizione di obiettivi, strategie e investimenti per la messa in sicurezza dei prodotti, della propria clientela e del business dei settori correlati.»
L’edizione 2021 si svolgerà dal 18 al 21 aprile assieme a Sol&Agrifood ed Enolitech anch'esse cancellate per quest'anno.
«Il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani ha dichiarato: «Il post emergenza per noi si chiama rinascita, che fino all’ultimo abbiamo continuato a confidare potesse avvenire a giugno. Ma la crisi sanitaria si è, come evidente a tutti, decisamente inasprita e ciò che inizialmente sembrava possibile ora non lo è più. In accordo con le organizzazioni di filiera, Vinitaly, Sol&Agrifood ed Enolitech si spostano quindi al prossimo anno.»
In Europa, ricorda Danese, le manifestazioni finora riprogrammate sono 200 con una perdita complessiva che sfiora i 6 miliardi di euro.