Mauro Colagreco, del ristorante Mirazur di Mentone, è lo chef numero uno al mondo. Il cuoco italo-argentino è appena salito sul gradino più alto dei World's 50 Best Restaurants 2019 svolto a Singapore e sponsorizzato da San Pellegrino e Acqua Panna.
Un trionfo non inaspettato, visto che l'anno scorso Colagreco occupava la terza posizione. Al secondo posto si è piazzato il Noma di Copenaghen con René Redzepi, tecnicamente la più alta new entry visto che ha riaperto da poco in una nuova location, mentre sul terzo gradino del podio è salito Victor Arguinzoniz dell'Asador Extebarri nei Paesi Baschi.
Emozionatissimo a buona ragione – nello stesso anno ha ricevuto la terza stella Michelin e ora questa consacrazione - Colagreco ha ringraziato la moglie, il suo team per metà italiano e tutti gli chef del mondo unendo al ringraziamento un’esortazione ad abolire i confini mentali e le distinzioni.
Lo chef con l’aria da gaucho entra così nella Hall of Fame dove già si trova il nostro Massimo Bottura, assente dalla competizione per via del nuovo regolamento che ha contemporaneamente inibito la possibilità di una rielezione e creato l'empireo dei vincitori di tutte le edizioni.
Per gli italiani è andata male, con Niko Romito che esce dai 50 Best scivolando al 51 posto dal 36esimo nel 2018, Enrico Crippa che si piazza al 29esimo posto (era al 16esimo) e Massimiliano Alajmo che passa in 31esima posizione dalla 23esima.
Per quanto riguarda i riconoscimenti speciali, il Sustainable Restaurant Award 2019, il premio al ristorante più sostenibile, è andato allo svizzero Schloss Schauenstein di Andreas Caminada; lo Chef's Choice Award 2019, il premio attribuito dagli chef, è andato al francese L'Arpège di Alain Passard, mentre l'Art of Hospitality Award 2019 è stato assegnato al ristorante Den di Tokyo con lo chef Zaiyu Hasegawa.
Durante la cerimonia sono stati anche consegnati i premi già annunciati negli scorsi giorni:
la Migliore Pastry Chef del Mondo 2019 è la francese Jessica Préalpato, head pastry chef di Alain Ducasse del Plaza Athénée, il premio Miele One to Watch 2019 è andato all'italiano Lido 84 con i fratelli Camanini; Daniela Soto-Innes, chef del Cosme e dell'Atla di New York è la Best Female Chef e infine lo chef José Andrés, socialmente impegnato, ha ricevuto l'American Express Icon Award.
La lista dei 50 Word's Best
- Mirazur, Mentone, Francia.
- Noma, Copenhagen, Danimarca (migliore new entry)
- Asador Etxebarri, Axpe, Spagna
- Gaggan, Bangkok, Tailandia
- Geranium, Copenhagen, Danimarca
- Central, Lima, Perù (miglior ristorante del Sudamerica)
- Mugaritz, San Sebastian, Spagna
- Arpège, Parigi, Francia
- Disfrutar, Barcellona, Spagna
- Maido, Lima, Perù
- Den, Tokyo, Giappone (Art of the hospitalty award)
- Pujol, Città del Messico, Messico (miglior ristorante del Nord America)
- White Rabbit, Mosca, Russia (
- Azurmendi, Larrabetzu, Spagna (+29, highest climber)
- Septime, Parigi, Francia
- Alain Ducasse al Plaza Athenée, Parigi, Francia
- Steirereck, Vienna, Austria
- Odette, Singapore
- Twins, Mosca, Russia
- Tickets, Barcellona, Spagna
- Frantzen, Stoccolma, Svezia
- Narisawa, Tokyo, Giappone
- Cosme, New York, Stati Uniti
- Quintonil, Città del Messico, Messico
- Pavillon Ledoyen, Parigi, Francia
- Boragò, Santiago del Cile, Cile
- The Clove Club, Londra, Regno Unito
- Blue Hill at Stone Barns, Pocantico Hills, New York, Stati Uniti
- Piazza Duomo, Alba (Cuneo), Italia
- Elkano, Getaria, Spagna (new entry)
- Le Calandre, Rubano (Padova), Italia
- Nerua, Bilbao, Spagna (new entry)
- Lyle’s, Londra, Gran Bretagna
- Don Julio, Buenos Aires, Argentina (new entry)
- Atelier Crenn, San Francisco, Stati Uniti (new entry)
- Le Bernardin, New York, Stati Uniti
- Alinea, Chicago, Stati Uniti
- Hiša Franko, Kobarid, Slovenia
- A Casa do Porco, San Paolo, Brasile (new entry)
- Tim Raue, Berlino, Germania
- The Chairman, Hong Kong, Cina (new entry)
- Belcanto, Josè Avillez, Portogallo (new entry)
- Hof Van Cleve, Kruishoutem, Belgio (re-entry)
- The Test Kitchen, Città del Capo, Sudafrica (miglior ristorante d’Africa)
- Suehring, Bangkok, Tailandia (new entry)
- De Librije, Zvolle, Olanda (re-entry)
- Benu, San Francisco, Usa (new entry)
- Ultraviolet – Paul Pairet in Shanghai, Shangai, Cina
- Leo, Bogotà (new entry)
- Schloss Schauenstein, Fürstenau, Svizzera (Ristorante sostenibile dell’anno)