Non tutto il territorio italiano è uguale, quando si tratta di coltivazioni bio. Chiedete ad Avguštin Agostino Devetak, patron dell’omonima Lokanda di Savogna di Isonzo, stella verde Michelin: «Mi piacerebbe ce ne fossero di più in quest’area, in realtà. Il Carso è una zona perfetta per questa coltivazione».
Lokanda Devetak conta circa duecento aziende vinicole in carta, il trenta per cento delle quali produce secondo i dettami del bio. «Ma essere certificati non è sufficiente, bisogna produrre bene, soprattutto. Se credo in un’azienda, mi impegno al massimo per raccontarla, in caso contrario, non credo ci sia molto da dire: il riconoscimento della stella verde Michelin è arrivato anche per questo tipo di divulgazione, che parte proprio dalla comunicazione della filosofia dei produttori».
In ogni caso, il momento è positivo, secondo Avguštin: «La direzione è quella giusta, il pubblico ha fame di biologico, l’Europa spinge sul tema. L’obiettivo sarebbe quello di lavorare solo in bio, ma oggettivamente non è facile, costa, richiede manutenzione che se assente potrebbe addirittura portare alla perdita del raccolto. Certo, servirebbero più controlli sulle attività dei produttori…».