Visite e spesa in calo nei giorni di sabato e domenica per ristoranti e bar secondo il panel Crest di Npd Italia. A perdere terreno soprattutto la ristorazione tradizionale, mentre crescono le formule che offrono possibilità di spesa più contenute
Ristoranti classici più vuoti, pizzerie e ristoranti cinesi più pieni. È la fotografia dell'andamento del mercato del fuori casa nel fine settimana che emerge dal panel Crest di Npd Italia.
I dati si riferiscono alle visite e alla spesa nei giorni di sabato e domenica nei 12 mesi che vanno da ottobre 2011 a settembre 2012. In questo periodo sia i ristoranti, sia i bar hanno registrato una diminuzione nel numero di visite e nella spesa. «Il calo nei weekend - spiega Matteo Figura, responsabile Foodservice di Npd Italia - è un segnale evidente della difficoltà in cui è entrato il fuori casa nel 2012 dopo essere rimasto sostanzialmente immune dalla crisi fino a fine 2011. E il calo del numero di visite legate a motivazioni conviviali è il principale responsabile del calo generale del mercato che ha caratterizzato l'anno appena concluso».
Un terzo della spesa
L'importanza del fine settimana per il fuori casa risulta evidente dai numeri: nei due giorni di sabato e domenica, infatti, si concentrano il 31% delle visite in bar e ristoranti e ben il 35,8% della spesa. I ristoranti “catturano” il 19,3% delle visite, mentre la parte del leone la fa il quick service (bar e affini), con una quota del 70%. Tanto che lo scontrino medio per visita è pari a 5,94: un valore rimasto stabile, ma solo in conseguenza degli aumenti dei prezzi registrati nel fuori casa. Nella ristorazione, la cena si conferma l'occasione di consumo principale, con il 57% del totale delle visite, mentre il pranzo si attesta sul 34% (il rimanente 9% si ripartisce su occasioni di consumo residuali).
Quanto all'età dei consumatori, risulta evidente come la ristorazione sia focalizzata sulla clientela più matura: più di un cliente su due, infatti, è over 35, mentre oltre un quarto è over 50. Da notare, per contro, la presenza di un 12% di frequentatori minori di 12 anni, segno dell'importanza del target famiglie per il weekend.
Regna l'incertezza
L'analisi per tipologie di ristoranti evidenzia una crescita delle visite per le formule low-budget, tipicamente pizzerie e ristoranti cinesi, e al contrario un calo per i ristoranti tradizionali. Stabili, invece, i consumi nei locali specializzati sul pesce, a conferma di una maggior tenuta della fascia alta del mercato.
«Per il 2013 - spiega Figura - almeno fino al secondo semestre non ci attendiamo una ripresa. Sarebbe già un successo chiudere l'anno sui livelli del 2012. Ma attenzione: qualunque aumento di prezzo avrà con grande probabilità riflessi negativi sulla domanda».