le norme amministrative e igienico-sanitarie sono tante e non sempre facili. un manuale vi spiega tutto quello che occorre sapere e fare.
Per chi gestisce un ristorante, i controlli amministrativi e igienico-sanitari sono uno spauracchio. Il timore è spesso giustificato: non parliamo di chi sceglie di lavorare seguendo solo le proprie regole (ce ne sono, lo sappiamo bene tutti. E non hanno certo bisogno di consigli), ma di chi si pone l’obiettivo di rispettare la normativa. Mica facile: le norme sono tantissime, forse troppe. E non sempre facili da capire (anzi). Ecco il perché dell’utilità di un libro che raccoglie tutte le regole da seguire in materia amministrativa e igienico-sanitaria (non si parla, invece, di fisco) e spiega ai gestori cosa fare e come fare per farsi trovare pronti di fronte a eventuali controlli.
«Il timore dei controlli è in buona misura giustificato - afferma Saverio Linguanti, coautore con Vincenzo Staiano di “Come affrontare i controlli nei bar e nei ristoranti” - perché un verbale può mettere in ginocchio l’attività di un ristorante. Non solo per le sanzioni; non dimentichiamo che alcune violazioni hanno risvolti anche penali». Ma chi lavora in modo professionale, sottolinea l'esperto, non ha granché da temere: «Il rispetto delle regole è indice di professionalità. E la professionalità è la migliore garanzia per chi vuole assicurare il futuro alla propria azienda».
Superficialità e leggerezza, secondo Linguanti, sono i principali nemici dei gestori di un locale: «La preparazione e la conservazione dei cibi sono aspetti molto delicati, da curare con estrema attenzione. Il rispetto delle norme igienico sanitarie deve essere un obiettivo primario per ogni gestore avveduto».
L’elenco delle norme cui è sottoposta l’attività di ristorazione è davvero lungo. Le più importanti, naturalmente, sono quelle igienico-sanitarie e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma ce ne sono molte altre: dall’autorizzazione agli altri documenti e requisiti che occorrono per iniziare l’attività, dalle regole sugli orari e i giorni di chiusura a quelle su trattenimenti, giochi (leciti e vietati) e newslot, dai requisiti di sorvegliabilità al divieto di fumo, dall’esposizione dei prezzi alla somministrazione di alcolici.
Se conoscere i propri doveri è fondamentale, altrettanto importante è avere ben chiaro in testa quali sono i propri diritti, per evitare di essere danneggiati o peggio sanzionati ingiustamente. «Per quanto riguarda i controlli igienico-sanitari - spiega Linguanti - le autorità di controllo non possono interrompere le operazioni di lavoro del locale durante l’ora di punta. Ed è importante far mettere a verbale le proprie dichiarazioni o eventuali contestazioni nei confronti dei rilievi degli ispettori». Il libro spiega anche nel dettaglio come presentare ricorso nel caso di contestazioni che ritenete infondate.
«Ma il vero obiettivo di ogni gestore - afferma Linguanti - deve essere quello di strutturare la propria attività nel pieno rispetto delle norme». «Non è tanto una questione di maggiore o minore tranquillità - aggiunge Vincenzo Staiano, coautore del libro - ma di maggiore o minore professionalità. E la professionalità si traduce sempre in più alti indici di fidelizzazione dei clienti e, di conseguenza, in maggiori riconoscimenti economici».