Studi di settore: redditi medi in crescita, specie per società di persone e di capitali

I dati relativi alle dichiarazioni 2011 mostrano un nuovo aumento dei contribuenti, arrivati oltre quota 92mila. Sostanzialmente stabili i ricavi (+1%), mentre i redditi registrano un balzo in avanti (+11,1%): la media è di 14.330 euro

Più soggetti, un lieve aumento dei ricavi e un balzo in avanti dei redditi: è la fotografia della ristorazione che emerge dai dati relativi allo studio di settore UG36U (servizi di ristorazione) sulle dichiarazioni fiscali 2011, relative quindi ai redditi 2010.
I ristoratori sono diventati 92.581 (+3,6%), incremento in linea con quelli degli anni precedenti. I ricavi sono cresciuti di poco (+1%), dai 194.500 del 2009 a 196.540 euro. Sono i redditi a registrare il salto più ampio (+11,1%), passando da
12.900 a 14.330 euro, e superando anche i valori del 2008 (13.800 euro) quando i ricavi segnavano 200.200 euro.

La risalita dei redditi dichiarati nel 2010 è un timido rimbalzo dopo il tonfo del 2009, in cui i ricavi erano scesi del 2,8% e i redditi del 6,5%.
Un calo, quello dei redditi, successivo a quello brusco del 2008 (-19% circa), anno in cui l’introduzione del regime dei minimi ha escluso dagli studi di settore numerosi contribuenti che dichiarano cifre inferiori ai 30mila euro, dando così una
spinta verso l’alto ai valori medi dei ricavi (+0,3%).

Continua l’aumento del numero
dei contribuenti

L’11% di aumento dei redditi dei ristoranti nel 2010 non è dovuto tanto alle persone fisi-
che (il 47,5% dei soggetti contribuenti, che hanno registrato un aumento del 4,7%), ma da società di persone e società di
capitali. Nelle prime si è registrato un incremento del reddito del 9,4%: da 17.400 a 19.040 euro (erano però 22.400 nel 2007). Nelle seconde si passa da un reddito medio di -1.600 a 2.680 euro (-3.300 euro nel 2008 e 3.400 nel 2007). Le società di capitali dichiarano un reddito medio di 19.790 euro tra i soggetti congrui e una perdita media di 28.800 euro per i non congrui.
Nel 2009 le stesse caselle vedevano rispettivamente 13.600 e -31.700 euro, e l’anno precedente 17.900 e -31.400 euro.

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