La conferenza stampa di Giuseppe Conte, svolta ieri 26 aprile, ha segnato un piccolo passo nel graduale ritorno alla normalità. Anticipando i contenuti del nuovo Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, il premier ha annunciato che dal 4 maggio le saracinesche dei ristoranti si rialzeranno e i clienti potranno tornare a mettere piede nel locale ma solo per ritirare il pasto ordinato. Quindi solo possibilità di take away che si aggiunge alla possibilità del delivery già praticata da ristoranti di ogni categoria.
La data della riapertura vera e propria, con le modalità che verranno indicate, non sarà il 18 maggio come sperato ma l’1 giugno.
L'asporto dovrà comunque seguire regole precise che potranno essere modificate in senso restrittivo nelle singole regioni.
La scena all’esterno del ristorante dovrà essere simile a quelle che si vedono davanti ai supermercati: niente assembramenti ma file ordinate di persone con la mascherina e nel rispetto della distanza sociale. I clienti entreranno uno alla volta per il ritiro dell’ordine effettuato tramite telefono o app e non potranno consumarlo nei pressi del locale.
Rimanendo l’obbligo dell’autocertificazione sorge il dubbio su come il cliente dovrà giustificare la sua uscita per recarsi al ristorante: potrà genericamente indicare che sta andando a fare la “spesa” o dichiarare che va a ritirare il suo pasto da asporto?
Un chiarimento sarebbe utile.