Conclusa a Napoli l’assemblea de “Le Soste”. Presentati i nuovi soci

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Per l'assemblea de "Le Soste" quest'anno i 23 soci dell'associazione hanno scelto Napoli, premiando così una cucina che, pur avendo una tradizione imponente, ha tuttavia saputo spiccare il salto verso il futuro con proposte di grande interesse.
Tra i diversi spunti di discussione è emerso l’impegno del direttivo e di tutti i singoli soci nella tutela e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico dei territori nei quali operano i ristoranti dell’associazione.
l’assemblea è stata anche l’occasione per ratificare l’ingresso dei nuovi soci. Sono cinque: D’O (Cornaredo, Mi), Pascucci al Porticciolo (Fiumicino), Sarri (Imperia), Tordomatto (Roma) e Villa Maiella (Guardiagrele, CH).

La cena di gala si è svolta nel Ristorante "Il Comandante", dove il padrone di casa Salvatore Bianco ha chiamato al suo fianco gli altri chef del panorama partenopeo.

Dall'unione delle diverse energie è risultato un menu caratterizzato dalla fusione tra ingredienti della tradizione e le firme creativae del singolo chef. Questo l'elenco dei cuochi e dei loro piatti: Alberto Annarumma di Relais Blu “Calamaro in inchiostro rosso”, Ernesto Iaccarino di Don Alfonso 1890 “Ricciola affumicata, farina di Cetrangolo con frullato di favesemi di finocchietto ed emulsione di agrumi”, Antonio, Rita, Fabrizio, Raffaele Mellino di Quattro Passi “Ostrica, Carciofi e cipolla”, Francesco Sposito di Taverna Estia “Pasta mista con scarole e verza”, Famiglia Fischetti di Oasis Sapori Antichi “Zuppa di castagne del Prete, fagioli Quarantini, funghi e croccante di cacao”, Famiglia Caputo di Taverna del Capitano “Baccalà gratinato al finocchietto selvatico, acqua di cavolo nero e pomodoro”, Gennaro Esposito di La Torre del Saracino “Liquirizia, noci, cedro candito e provolone del Monaco”, Salvatore Bianco de Il Comandante “In fermento…”

La conferenza stampa di presentazione della nuova edizione de Le Soste 2020, programmata per il 2 marzo a Palazzo Reale di Milano, è stata cancellata a causa delle direttive comunali per arginare la diffusione del Covid19. Cosi come la cena di gala tradizionalmente organizzata a Milano per celebrare la pubblicazione del volume.

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