E I Love Poke raggiunge quota 100 (e punta al raddoppio di fatturato in pochi anni)

Cento aperture in Italia, 80 delle quali nel periodo compreso tra maggio 2021 a oggi

Con il nuovo punto vendita di Assago (MI) in Piazza degli Incontri (uno spazio importante di 120 mq, in un’area commerciale molto frequentata, con venti posti a sedere interni e altri venti nel dehors) I Love Poke raggiunge taglia il traguardo delle cento aperture in Italia.

Un traguardo reso possibile da un vero e proprio rush che ha visto la catena aprire ben 80 nuovi punti vendita in Italia solo da maggio 2021 a oggi. 

Un futuro programmato
Rana Edwards e Michael Nazir Lewis

La centesima apertura arriva all’inizio di un anno che per la catena fondata da Rana Edwards e Michael Nazir Lewis si prospetta ricco di obiettivi da raggiungere.

Dopo aver chiuso il 2021 con un giro d’affari di 40 milioni di euro, e 5 milioni di bowl vendute, I Love Poke spinge l’asticella un po’ più in alto, puntando al raddoppio del fatturato. Un traguardo da raggiungere grazie all’apertura di nuovi store non solo in Italia, ma anche all’estero (è in programma l’approdo in diversi paesi europei, tra cui Inghilterra, Polonia, Francia, Germania,) per un totale di ulteriori cento punti vendita. Un piano di sviluppo molto importante anche dal punto di vista umano: se già nel 2021 l’organico di I Love Poke è infatti passato da 100 a 800 collaboratori, nel 2022 si stima un ampliamento dell’organico con altri 500 addetti.

Modello americano

La nostra catena – dichiarano Rana Edwards e Michael Nazir Lewis – è costruita su modello americano. Anche se nell’ultimo periodo abbiamo affrontato diverse problematiche, tra cui quelle legate all’aumento dei costi e alla disponibilità della materia prima, nonché al caro trasporti, siamo stati in grado di superarle grazie alla nostra organizzazione di supply chain, al nostro centro di produzione centralizzato, e al nuovo centro di logistica che offre servizi a tutta la catena. Ciò ci permette di essere allo stesso tempo il fornitore e il distributore di noi stessi e garantire così il controllo diretto dell’origine dei prodotti, seguire la materia prima dalla a alla z, essere consapevoli e sicuri di ciò che serviamo. Nonostante le difficoltà, quindi, abbiamo continuato ad andare avanti e il nostro obiettivo è crescere ancora nei prossimi anni”.

E anche l'Istat...

Tra l'altro anche l’Istat ha inserito il piatto di origini hawaiane tra i prodotti alimentari nel paniere 2022 degli italiani. Inoltre, secondo i dati Istat, nel 2020 il poke è stato l’ottavo cibo più ordinato a domicilio (+133% rispetto al 2019) e nell’anno clou della pandemia il mercato delle pokerie in Italia ha registrato un valore di 86 milioni di euro fatturato, salito a ben 98 milioni nel 2021. E il futuro si presenta ancora più roseo: secondo quanto emerso dal report “Il mercato del poke in Italia” realizzato da Cross Border Growth Capital, il comparto nel 2024 dovrebbe raggiungere i 143 milioni di giro d’affari. In quello stesso anno l’obiettivo di I Love Poke è poter contare 350 punti vendita.

 

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