Nel 2022 aumentano i pagamenti cashless. Caffè e ristoranti +50,5%

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I risultati dell'Osservatorio Pagamenti 2022 di SumUp

Continua la crescita dei pagamenti digitali: a livello nazionale il numero medio di transazioni per esercente è infatti aumentato del 17% rispetto al 2021. A fare il punto è SumUp, la fintech specializzata in soluzioni cashless e digitali per le piccole imprese, che ha curato l’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp per studiare l'evoluzione del trend dei pagamenti digitali in Italia anche nel post-pandemia.

A registrare una crescita più interessante sono Valle d’Aosta (+43,5%), Lazio (+28,7%) e Lombardia (+25,4%). Per quanto riguarda i settori che nell’ultimo anno hanno spinto l’acceleratore sui pagamenti digitali spiccano caffè e ristoranti con +50,5%.
Fuori dal podio, l’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp colloca l’Emilia Romagna, dove le transazioni sono cresciute in media del 24,2%, e la Toscana, con il +23,8%. Al Sud è Nuoro a guidare la classifica.

«L’Italia negli ultimi anni ha visto un’importante accelerazione dei pagamenti cashless, derivata in parte dall’emergenza sanitaria, in parte dalla spinta istituzionale. Gli incentivi rivolti agli esercenti come il credito d’imposta e quelli rivolti ai consumatori come il Cashback di Stato e la lotteria degli scontrini hanno consolidato l’abitudine ai pagamenti digitali - dichiara Giovanni Barbieri, senior strategic growth manager per SumUp - Le ultime misure introdotte dal PNRR 2 e in particolare l’introduzione delle sanzioni rappresentano un ulteriore tentativo di riduzione dell’uso del contante, il cui effetto è a macchia di leopardo. Per quanto riguarda i pagamenti digitali si può, infatti, parlare di un’Italia a due velocità: alcuni settori, come quello dei tassisti, hanno registrato una crescita elevata rispetto allo scorso anno, mostrando come in alcuni contesti si debba ancora maturare l’abitudine ad utilizzare la carta; in altri casi, invece, le percentuali di crescita meno evidenti raccontano di un assestamento, sintomatico del fatto che pagare cashless sia già diventata una routine. Per ridurre questo divario e consolidare ovunque la diffusione dei pagamenti digitali, è quindi necessario continuare a lavorare sugli incentivi a livello statale sia per gli esercenti che per i consumatori, anche introducendo forme di semplificazione delle detrazioni”.

Il timore delle sanzioni

Da tenere in conto, nell’ultimo periodo, anche l’impatto del Decreto Pnrr 2 che ha introdotto una sanzione per i commercianti che non accettano pagamenti con carta. A luglio, il primo mese dopo l’entrata in vigore delle sanzioni, si evidenzia un +13,3% del numero medio di transazioni per esercente rispetto al mese precedente, ma con un effetto a “macchia di leopardo”.

Un ecosistema in evoluzione

L’analisi di SumUp conferma quindi da una parte l’intenzione dei commercianti di digitalizzare il proprio business - perfino i più tradizionali come bar, edicole, artigiani - offrendo la possibilità di pagare cashless anche per cifre più piccole e in mobilità, dall’altra l’esigenza dei consumatori di pagare in modo più veloce e sicuro, anche direttamente con lo smartphone (grazie alla tecnologia contactless).

«Come SumUp - conclude Giovanni Barbieri - stiamo supportando questo cambiamento mettendo a disposizione un intero ecosistema, in continua evoluzione, che consente ai commercianti di essere pagati in modo integrato e semplice, grazie ad esempio a SumUp Cassa, per gestire pagamenti, ordini e magazzino in negozio e da remoto, e al Conto Aziendale, per inviare, ricevere e gestire il denaro in maniera semplice e veloce. Abbiamo inoltre introdotto SumUp Pay, il digital wallet che consente ai consumatori di attivare una Mastercard SumUp virtuale gratuita per scambiare denaro con gli amici e fare acquisti in modo veloce e conveniente grazie ad un programma di fidelizzazione integrato».

L'Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp è consultabile a questo link.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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