Sonia Peronaci, curare la mise en place. Consigli d’autore

Un piatto si guarda, si annusa, se il bon ton consente lo si afferra con le mani, infine si degusta. Tutti i sensi dell’avventore sono coinvolti nell’esperienza del cibo, ma di certo il primo fra tutti è quello della vista: un ottimo motivo per curare la mise en place di un piatto. Perché, citando Gualtiero Marchesi, un piatto bello è quasi certamente anche buono.

A volte basta poco per ottenere un buon risultato estetico, e ne abbiamo parlato con l’esperta di cucina Sonia Peronaci, in occasione della presentazione della linea Il Tuo Tocco Bonduelle, una gamma di verdure, legumi e cereali in conserva che permettono di personalizzare e arricchire i piatti (Soia Edamame, Quinoa, Mais, e Ceci, in formati monodose che vanno dai 120 ai 160 g in base al tipo di prodotto), azzerando gli sprechi, essendo in formato monodose.

«A mio modo di vedere nella cucina il colore è una grande carta da giocare, basta fare un giro al mercato per trovare nuovi stimoli nel vedere quanti prodotti si possono trovare in vendita. Pensiamo anche solo al pomodorino. Perché fermarsi a quello rosso? Possiamo trovare quello giallo, verde, arancione, tigrato, nero… e così il cavolfiore, le patate. Oppure i germogli - ricchi di proprietà nutrizionali - le erbe aromatiche e i fiori commestibili, sono tutti ingredienti che hanno la capacità di trasformare il solito piatto in qualcosa di diverso e invitante. Fare le foto dei piatti finiti, come faccio io da anni, aiuta a vedere l’impiattamento con occhio critico, a verificare se la disposizione è armonica e in linea con il proprio tipo di ristorazione. Un esempio: oggi si usa molto meno la fondina (a meno che ci sia qualcosa di liquido) e per i primi piatti ed è diventato di moda proporre la pasta servita non più come una piccola piramide, ma disporre spaghetti & co. in orizzontale nel piatto. Poi può bastare un fondo a specchio, oppure una pennellata di una salsa, una quenelle di verdura, un crumble di pane tostato e il gioco è fatto. Ma non sono soluzioni che si improvvisano al momento, vanno pensate e provate in anticipo. Analogo discorso vale per le consistenze, al palato risulta piacevole dare un tocco croccante. Per esempio in una vellutata di broccoli e porri, arricchita da un giro di panna acida, diventa molto piacevole aggiungere i ceci pronti Bonduelle e qualche germoglio, che danno masticabiità e consistenza al piatto».

Nella foto: vellutata di broccoli e porri con panna acida e Il tuo Tocco di Ceci Bonduelle, ricetta di Sonia Peronaci

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