Miro, il ristorante dentro al cinema

Miro osteria del cinema
A Milano ha aperto Miro, all'interno dello storico cinema Anteo. Una sessantina i coperti per una sala che richiama il palcoscenico. E un menu ispirato a celebri pellicole

 

Cinema e ristorante è un’accoppiata consolidata. Ancor di più quando il ristorante è letteralmente “dentro” al cinema. Succede a Milano nello storico cinema Anteo, uno dei primi cinema italiani del dopoguerra, diventato Palazzo del Cinema, multisala su 4 piani al cui interno lo scorso novembre è stato aperto Miro - Osteria del Cinema. Un nome - Miro - che deriva da “mirare” ovvero guardare con ammirazione e desiderio (proprio come capita al cinema), fondato da Andrea Vignali e Michele Siepi. Il primo, dopo un master in International Food & Beverage Management fra Torino e Parigi, ha lavorato prima in Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno, e poi a Parigi, in un'agenzia creativa; Michele Siepi dopo diverse esperienze in ristorazione di lusso italiana, gestisce un suo ristorante a Rimini dal 2016. Alla guida della cucina, lo chef Enrico Maridati, nel curriculum varie esperienze italiane ed estere, fra cui quella nel catering ed eventi dello stellatissimo Enrico Bartolini.

Menu e drink ispirati dai film di culto

L'osteria conta una sessantina di coperti su due livelli, situata nello spazio che negli anni ’30 era destinato al palco, ai camerini degli artisti e alle luci. Una grande quinta illuminata accoglie chi entra, come un vero e proprio sipario di un cinema. Tutt'intorno il palcoscenico è color rosso porpora, come si usa a teatro, e in alto, nella sala principale, c’è un tavolo sospeso apparecchiato, installazione che invita gli avventori ad accomodarsi. Il menu prende spunto dai film più famosi, adottando il linguaggio cinematografico: dal prologo per gli antipasti, al primo tempo e secondo tempo, all’epilogo per i dolci. Da Ratatouille (con zucchine, melanzane e pomodori, 10 euro) a L'amore è cieco (una tartelletta con zucchine, provola affumicata e basilico) o Ciak (il dessert con cioccolato, pop corn, mango, lampone, 8 euro), signature che cambiano con la stagionalità degli ingredienti, ma anche Bianco, rosso e Verdone (ovvero una tartare di pomodoro con burrata e salsa al basilico) o Eurotrip (plin alle erbe, beurre blanc, aringa affumicata e cetriolini, 12 euro). Anche la lista dei vini ha un chiaro riferimento al mondo del cinema: una piccola sezione è dedicata ai personaggi di questo mondo che sono anche produttori di vino. Con Miro riapre anche il “giardino segreto”, un luogo nascosto che fa parte del complesso del preesistente convento benedettino, che risale addirittura al 1496. La corte interna è dominata da un fico selvatico e arredata con un intervento di recupero e di riutilizzo di materiali presenti in loco, come vecchie porte che fungono sia da arredo che da tavolini, dove vengono serviti cocktail, tra antichi cimeli del cinema e bobine storiche. Nella drink list non mancano cocktail iconici, come il Vesper Martini, il preferito di James Bond.

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