Caffè e spezie, un’unione ben affiatata

caffè e spezie
Foto di Ирина Мищенко da Pixabay

L’unione tra caffè e spezie è affiatata: gli abbinamenti sono pressoché infiniti sia con il classico espresso, sia col caffè a filtro. Le vie per dare più sapore alle preparazioni di caffetteria cominciano dal prodotto naturale, intero o in polvere, per proseguire con sciroppi, zuccheri aromatizzati e spray con cui profumare il prodotto finito. Le spezie più apprezzate sono cannella, pepe, zenzero, curcuma, cumino, vaniglia e noce moscata.

Interessanti con il caffè anche le fave di tonka: sono semi della pianta sudamericana Dipteryx odorata, che si lavorano con una piccola grattugia e conferiscono sentori di mandorla, miele e vaniglia, ideali per caffè dal gusto “rotondo”.

In ogni caso la spezia deve allargare il ventaglio dei profumi e dei gusti, ma non predominare. Così, a un caffè filtro con una nota acida, si possono unire petali di rosa, gelsomino o lavanda, lasciandoli in infusione non più di 2-3 minuti; se si va oltre, la bevanda vira sull’amaro. Con un caffè dalle note citriche dolci, di arancia, si adatta bene la cannella, che nel caso del caffè filtro può essere infusa insieme al caffè stesso. Il caffè con la sambuca è un classico: se all’estratto si unisce l’anice stellato, se ne ottiene il gusto, ma senza parte alcolica. Con il cardamomo si ha una bevanda con sentori di limone ed eucalipto.

Se si vuole assaggiare un caffè in stile parigino, si punterà sulla vaniglia: estratti i semini dalla bacca si fanno bollire con il latte, in combinazione con il cacao; mezza tazza della cioccolata ottenuta si unisce all’espresso. Infine una raccomandazione: per approfittare del gusto delle spezie più a lungo possibile, il consiglio è di conservarle lontane da fonti di calore, luce e umidità.

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