Caffè da miscele brasiliane, la prima scelta per chi vuole allargare l’offerta

Le ricerche di mercato rilevano il piacere del consumatore nel variare tipo di miscela e singole origini.

Miscela brasiliana a fianco del "solito" caffè

Una valida idea, dunque, è accostare alla classica miscela un nuovo caffè, ad esempio un buon Brasile, caratterizzato da sentori “caldi”, ovvero di cioccolato, cacao, nocciola, frutta secca, miele, che lo rendono indicato per essere gustato in singola origine, specie da parte di chi non ama l’acidità spiccata di alcuni Arabica. Chi vuole offrire un retrogusto più aromatico può scegliere un caffè lavato o realizzato con nuove lavorazioni (tra cui doppia fermentazione e honey) che conferiscono aromi più intensi, o caffè specialty, che uniscono all’alta qualità la tracciabilità del prodotto, che consente di risalire alla farm che li produce, a chi lo coltiva, alla lavorazione del caffè e alle sue caratteristiche di aroma e gusto.

Parlare al cliente

Tutte informazioni che, trasmesse al cliente, danno un vero valore aggiunto al prodotto. Se non si ha modo di dare queste spiegazioni, lo si può fare attraverso il menu o biglietti da servire con la tazza. Un’esperienza nuova può essere l’abbinamento cibo-caffè. Proprio con un Brasile si sposano bene i formaggi dolci ed equilibrati. Un’unione piacevole è, ad esempio, la stracciatella di bufala, grassa e delicata, con l’espresso: quest’ultimo ripulisce il palato con la sua forza e offre continuità di aromi. Per chi invece preferisce caffè estratto a filtro, si può suggerire un Brasile Atlantico di Torrefazione Cafezal coltivato nello stato del Minas Gerais, abbinato a vastedda fresca, formaggio che non presenta particolari note amaricanti e che si abbina bene alle note dolci ed equilibrate del caffè.

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