Quando il Food design è etico e solidale

Assegnati i premi della prima edizione dell'Ethical Food design. E stila un decalogo etico della produzione alimentare, che spazia dalla solidarietà sociale e ambientale al concetto di cruelty free, all'assenza di spreco

L’etica della produzione alimentare passa anche per il design. O meglio, per il food design, la disciplina che elabora i processi più efficaci per rendere agevole l'azione di assumere una sostanza commestibile in un preciso ambiente e circostanza di consumo.

Come ha sottolineato Cristina Lazzati, direttore di MarkUp, rivista media partner dell’evento, oggi il consumatore è sempre più attento agli aspetti qualitativi ma anche etici di ciò che acquista o consuma - a casa o al ristorante che sia -; a confermarlo una recente indagine Oxfam/Federconsumatori, secondo la quale il 74,41% degli italiani sono ad esempio disposti ad acquistare un prodotto alimentare che non abbia, ad esempio, causato lo sfruttamento dei lavoratori, indipendentemente dal prezzo a scaffale.

Etica e design, dunque, sono esigenze del moderno consumatore a cui le aziende più evolute sono chiamate a rispondere. A premiare questo impegno ci ha pensato la prima edizione del premio Ethical Food Design, che ha l’obiettivo di costruire un futuro etico per il mondo del food, coinvolgendo nel progetto dell'alimentazione competenze imprenditoriali e progettuali per analizzare il rapporto tra etica ed estetica del cibo, quello tra scienza e alimentazione, gli stili alimentari, le trasformazioni attuali dal punto di vista del rapporto del cibo con il design degli strumenti.

I criteri di merito

Il comitato promotore ha espresso dei precisi i criteri a cui i prodotti che si sono candidati al premio dovevano rispondere, in tutto o parzialmente. Criteri riassunti in un decalogo, con punti chiave come innovazione, salute e sicurezza, design di progetto, sostenibilità del processo produttivo, responsabilità sociale, attenzione alla cultura e al territorio, produzione cruelty free, nel rispetto dell’identità e biodiversità; e ancora tracciabilità di filiera, riduzione dello spreco, riciclo e recupero, condivisione.

Le candidature pervenute all’organizzazione dell’iniziativa (promossa dall’Associazione culturale Plana e Aida Partners) sono state selezionate da una giuria composta da designer, giornalisti della testata Ristoranti ed esperti del settore comunicazione e ristorazione e i finalisti premiati durante una cerimonia che si è tenuta a Palazzo Reale, a Milano. Una gallery di prodotti che, dopo la premiazione milanese, diventerà una mostra itinerante.

I premi sono stati assegnati a

Acetificio Mengazzoli (Parpaccio, aceto da grattugiare)

Bonduelle (linea Be!Bio)

Essenza Gelato (LESSenza)

Pappami (Piatto di pane)

Rosso di Mazara Imbrand (Message in the bottle)

Alce Nero (Yogurt con Latte fieno Stg biologico) – premio speciale MarkUp

Sono state assegnate menzioni d’onore di Ethical Food Design a

Agraria Riva del Garda

Industrie Celtex

Opera MaGè

Syngenta

Menzioni speciali dell’associazione Culturale Plana sono state assegnate a

32 Via dei Birrai

Ferrari Formaggi

Intinifood

Nelle foto sotto: alcuni dei prodotti premiati

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