La ristorazione è sempre più influenzata dai social

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Fotografie, video e contenuti di ricette sui social media diventano il mezzo attraverso cui la fantasia culinaria conquista i consumatori

I social media sono diventati il luogo di diffusione principale per una vasta gamma di contenuti. Frequentissimi quelli legati alla gastronomia, con ricette, consigli su tecniche di cucina e  condivisione di momenti di assaggio.

Just Eat e BVA Doxa hanno esplorato proprio il legame esistente tra il food e i social media, rivelando che il rapporto tra il mondo del cibo e l’online è profondo e coinvolge una vasta gamma di attori, inclusi influencer e utenti comuni, dando spesso vita a dinamiche di tendenza.

I risultati della ricerca evidenziano che c’è una correlazione tra le preferenze alimentari e i contenuti visualizzati in rete, sia in termini di scelta di un ristorante che di ordinazione di un piatto; l’uso dei social media gioca, quindi, un ruolo importante nell’ispirare i consumatori e influenzare le loro decisioni anche per il cibo a domicilio.

L'impatto dei social media sul food delivery

Il 57% degli italiani ha dichiarato di scegliere frequentemente un piatto basandosi su una foto, mentre il 43% afferma di scegliere un ristorante in base a un contenuto visualizzato su Instagram o TikTok. Anche se meno frequente, il 45% delle persone ammette di fotografare i piatti per condividerli sui social, alimentando un loop tra chi pubblica e chi osserva.

Ma le fonti di ispirazione non si limitano qui e, talvolta, appartengono al mondo offline: nella scelta del food delivery, sono determinanti anche offerte e promozioni (40%), le raccomandazioni di amici, familiari o colleghi (39%) e persino la possibilità di poter ordinare cucine internazionali o piatti regionali a piacere (24%). Tra la curiosità di sperimentare e la sicurezza di un piatto di casa, gli italiani si dividono in due scuole di pensiero: c’è chi trova affascinante poter ordinare nuovi piatti frutto di incontri culturali, tra cui la cucina italo-giapponese e quella italo-messicana, e chi invece è legato ai sapori della tradizione, come i supplì fumanti di Roma, i crocchè fritti di Napoli e la parmigiana di Palermo.

La ricetta dell’influencer: gli ingredienti sono personalità, consigli culinari e mani in pasta

L’indagine ha portato alla luce anche una stretta relazione tra le ricette e gli influencer: 7 intervistati su 10 hanno infatti dichiarato di aver provato, almeno una volta, a replicare i piatti che hanno visto fare sui canali social da influencer o persone famose, improvvisandosi chef per un giorno o per divertirsi in compagnia, creando nuovi esperimenti culinari. Dato che non sorprende se confrontato con quelli dell’Osservatorio InSIdE, dove emerge che più di 1 italiano su 4 segue il tema cibo e alimentazione sui social media e che l’argomento “Cucina e alimentazione” sia quello che le persone considerano di più quando decidono di seguire un influencer. Ma chi sono i follower principali? I giovani appartenenti alla Gen Z; il 51% di loro, infatti, dichiara di fidarsi del consiglio degli influencer, mentre gli over 55 restano ancora legati alla fiducia nel brand.

E quali sono i social maggiormente utilizzati? Dai risultati della ricerca Just Eat, condotta con BVA Doxa, emerge che il 78% dichiara di utilizzare Facebook, sebbene Instagram (70%) e TikTok (33%) siano le piattaforme più utilizzate dai giovani. Quest’ultima si presta particolarmente ai contenuti brevi di ricette o di consigli culinari, raggiungendo numeri straordinari di views: nell’ultimo anno, infatti, l’hashtag #foodtiktok in Italia ha registrato 2 miliardi di visualizzazioni.

 

 

 

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