La UE riconosce il marchio “Ristoranti tipici d’Abruzzo”. Ora sono individuabili in tutta Europa

abruzzo

D’ora in poi sarà possibile riconoscere un ristorante tipico abruzzese in tutto il territorio dell’Unione Europea grazie al marchio RTA (Ristorante Tipico d’Abruzzo) istituito dalla Regione con la legge n. 1/2018 “Norme per la valorizzazione e promozione dei ristoranti tipici dell’Abruzzo” e approvato dall’EU.

Oltre che all’identificazione del tipo di cucina - tradizionale o anche innovativa ma con l’uso giudizioso dei prodotti abruzzesi - il marchio ha lo scopo di diffondere e promuovere la tradizione enogastronomica della regione, le sue produzioni agroalimentari di qualità, quelle biologiche, quelle a marchio Igp e Dop e quelle comprese nei presidi Slow Food. Il marchio si propone anche come strumento di promozione turistica oltre che di valorizzazione delle filiere come gli allevamenti nelle montagne, le produzioni agricole e la pesca dell'Adriatico.

Rigidi i criteri di concessione del marchio che sarà sarà ottenuto solo da quei ristoranti che rispetteranno il puntiglioso disciplinare notificato alla commissione europea e che impone l’esecuzione di menu all'insegna soprattutto della tradizione ma anche dell'innovazione, purché vengano utilizzati i prodotti della terra d’Abruzzo.

Ecco la ricetta delle Scrippelle m'busse, specialità teramana.

Ingredienti per 4 persone

3 uova
6 cucchiai rasi di farina doppio zero
1 ciuffetto scarso di prezzemolo
6 cucchiai di pecorino grattugiato (o metà parmigiano e metà pecorino)
1 tazzina di latte (o acqua fredda)
noce moscata
1 litro e mezzo di brodo di gallina (o di carne)
poco olio per ungere (o un pezzetto di lardo)
sale

Rompete le uova in una ciotola e sbattetele con una frusta. Unite il prezzemolo tritato finemente, un cucchiaio di pecorino grattugiato, una grattatina di noce moscata e un pizzico di sale. Lavorate il tutto con cura, aggiungendo la farina poca alla volta fino a ottenere un impasto omogeneo e consistente.
Unite tanto latte quanto ne occorre a rendere l’impasto morbido e quasi semiliquido adatto a una crêpe. Di solito ne basta una tazzina, ma la quantità esatta dipende dalla grandezza delle uova, quindi bisogna regolare “a occhio” la giusta consistenza dell’impasto, che, ripeto, deve essere quella fluida adatta alle crêpes.
Ungete con pochissimo olio un padellino con fondo antiaderente di 15-20 cm di diametro. Ponetelo sul fuoco e, appena sarà ben caldo, versatevi un mestolino di pastella. Roteate il padellino per distribuire l’impasto sul fondo. Lasciate cuocere per qualche secondo, quindi girate la scrippella e lasciatela dorare per pochi secondi dall’altra parte. Riponetela in un piatto e procedete fino a esaurimento della pastella.
Spolverate le scrippelle con il pecorino grattugiato e arrotolatele a mo’ di cannellone. Disponetele su fondi piatti individuali, irroratele con un mestolo abbondante di brodo bollente e portatele in tavola.

 

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