La legge di Bilancio 2021 (scopri tutte le opportunità per i pubblici esercizi) stabilisce che ai cuochi professionisti che lavorano presso alberghi e ristoranti spetta un credito d’imposta per le seguenti spese strettamente funzionali all’esercizio dell’attività:
- acquisto di macchinari di classe energetica elevata per conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari e di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
- partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.
Il bonus spetta a tutti i cuochi impiegati presso ristoranti e alberghi, senza limitazioni di reddito, sia se in possesso di partita Iva inquadrati come lavoratori autonomi (anche se non in possesso del codice Istat nomenclatura attività professionali 5.2.2.1.0) sia se inquadrati come dipendenti (questi ultimi, però, difficilmente sosterranno le spese per gli acquisti di cui al punto 1).
Il credito d’imposta corrisponde al 40% delle spese sostenute e pagate tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021, con un massimo di 6.000 euro. È utilizzabile in compensazione tramite il modello F24 o può essere ceduto ad altri soggetti, tra i quali istituti di credito o altri intermediari finanziari.
Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’Irap.
Oltre al massimo individuale di 6.000 euro, è fissato un limite di spesa complessivo di 1 milione di euro per tre anni. Questo è il punto dolente della misura, perché potrebbe portare a una riduzione della percentuale del 40% per non superare i limiti di spesa complessivamente stabiliti.
Non sono ancora stabiliti criteri, modalità di attuazione, procedure di concessione al fine del rispetto del limite di spesa complessivo, documentazione richiesta, condizioni di revoca e effettuazione dei controlli che lo saranno con decreto ministeriale entro il 1° marzo prossimo.
Infine, anche se difficilmente verranno raggiunti tali valori, visto anche il valore massimo individuale di questo bonus, il credito di imposta si applica, per ogni cuoco, nel rispetto del limite di 800.000 euro complessivi di aiuti di stato e delle condizioni previste dalla comunicazione della Commissione europea (Temporary Framework: C -2020- 1863 final del 19 marzo 2020) per le misure di aiuto di stato nell’emergenza Covid-19.