Storie della ripartenza 8/11 – Cocktail, eventi e shooting per Carlo (Cracco) al Naviglio

Una villa del XVII secolo che affaccia sulle rive del Naviglio Grande a Milano. Dentro, sale con arredi di grande prestigio; sulla tavola, porcellane bianche e piatti dai decori firmati Richard Ginori. Dalla cucina esce un menu agganciato alla tradizione gastronomica italiana - rielaborato, però, in chiave moderna - e proposte più attuali. Questa oasi urbana è Carlo al Naviglio, ultimo nato nella famiglia dei locali di Carlo Cracco, aperto assieme all’imprenditore veneziano Dino Scaggiante.

Design unico

Segno caratteristico è il design, scelto con cura, pezzo per pezzo. L’allestimento, curato dagli architetti Franz Siccardi e Marco Muta, prevede lunghi tavoli in legno, lampadari di cristallo, sedute di A. G. Fronzoni e Jasper Morrison prodotte da Cappellini. Ancora, una selezione di arredi da esterno firmati Moroso, e di opere d’arte scelte in collaborazione con Fabbrica Eos.

Location imponente

La location è imponente, con diverse sale interne, un dehors e un ampio giardino.  L’offerta è stagionale e cambia quattro volte l’anno, regolata dalla brigata di cucina che vede al vertice il giovane chef napoletano Luca Pedata, classe ’89, che dà la sua personale impronta alla proposta culinaria del ristorante firmato da Cracco. Una carta variabile, quindi, con piatti che oscillano tra i 14 e i 29 euro e proposte di degustazione da 4 e 6 portate, a 67 e 87 euro rispettivamente. Il servizio di sala, guidato da Enrico Ottaviano (proveniente dal team di Carlo e Camilla in Segheria) è giovane e informale.

Drink list firmata

Oltre alla cucina, un elemento distintivo di Carlo al Naviglio è il cocktail bar, con 70 coperti e una drink list firmata da Yasmine Montesano, giovane barmaid, anche lei proveniente dall’esperienza in Segheria. Miscelazione classica e ingredienti e tecniche di cottura provenienti dall’alta cucina: particolarmente fortunati Lemon Sherbert (con il Gin dello chef Cracco, limoncello salato, limone, caramello salato all’arancia e fiori di gelsomino), Papasnaya Ikra (cachaça, lime, liquore al lemon verbena, purea di papaya e cedro, sciroppo alla curcuma, caviale di mela verde e basilico) e All Eyes on Me (gin, cordiale al té alla pesca e aloe vera, sciroppo al ginseng, soda allo zenzero e rosmarino, liquore alle foglie di guanabana).

A ristrutturazione ultimata, gli spazi diventeranno anche una location per eventi privati, party o matrimoni, ma l’idea è di far diventare Carlo al Naviglio un luogo adatto a ospitare shooting fotografici, sfilate e showcooking, lasciando la possibilità ai clienti di riservare aree specifiche o anche l’intera location.

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