Robot al posto dei camerieri e piatti che arrivano al tavolo scivolando su un ottovolante. Accade al Rollercoaster Restaurant Vienna, che ha aperto i battenti il primo aprile all’interno del Prater. È l’evoluzione di un concept lanciato nel 2007 dall’imprenditore tedesco Michael Mack e che oggi conta 7 ristoranti in franchising nel mondo. I clienti ordinano con un tablet e cibi e bevande arrivano al tavolo su carrellini che schizzano su tubi e spirali d’acciaio che collegano i tavoli alla cucina e alla postazione di distribuzione. La grande novità della nuova generazione di Rollercoasterrestaurant è che le ordinazioni non viaggiano più solo grazie alla forza di gravità, dall’alto verso il basso (impianto che richiede locali su più piani), ma vengono catapultate da impulsi, per cui il sistema è utilizzabile anche in locali con soffitti bassi.
Inoltre i clienti possono seguire il percorso dell’ordinazione grazie a Led e suoni e, da alcuni tavoli, gareggiare a inviare impulsi attraverso pulsantoni per far procedere la consegna: chi è più veloce a lanciare gli impulsi vince un premio. A occuparsi di quasi tutto il servizio non sono camerieri in carne e ossa, ma due bracci robotizzati che prelevano i piatti dalla cucina, li posizionano su piccoli carrelli e li inviano sull’ottovolante fino al tavolo designato. Preparano anche i cocktail e, a intervalli regolari, si esibiscono in spettacoli di danza, suoni e luci. Dopo Vienna, sono in programma due nuove aperture: a maggio a Alton Towers nel Regno Unito e in agosto sarà la volta di Sochi in Russia.