Nel 1964 il geniale pubblicitario Dino Villani - che nel 1952 con Orio Vergani ha fondato l’Accademia italiana della cucina, ha creato il concorso Miss Italia, ha avuto l’idea di far diventare il 14 febbraio la Festa degli Innamorati, tanto per citare alcune sue memorabili iniziative - ha dato vita all’Unione Ristoranti Buon Ricordo. Una delle associazioni italiane più longeve, i cui associati prendono l’impegno di praticare una linea di cucina tipica del territorio e di tenere sempre in carta una specialità che ne è la rappresentazione più rigorosa ed esemplare. Ricetta che viene rappresentata nei piatti realizzati da Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare, diversi per ogni ristorante, diventati veri e propri oggetti da collezione. E il gioco della memoria si incentra anche proprio sul piatto, che viene regalato a chi degusta il Menu del Buon Ricordo (di cui la specialità è sempre portata principale), che in ciascun locale può variare anche più volte all’anno, in modo da far provare ai propri ospiti un excursus nella cucina locale.
Gli associati arrivati a quota 108
A fine novembre l’associazione ha ufficializzato l’arrivo di 7 nuovi associati, che portano a 108 i locali che fanno parte del gruppo (di cui 9 sono all’estero); l’elenco completo può essere consultato sul sito dell’associazione oppure sfogliando la Guida 2022, scaricabile dal sito. «Il fatto che siamo stati uniti, come amici ancor prima che come colleghi, in questo difficilissimo periodo di pandemia, testimonia la vitalità e la forza della nostra associazione - dice Luciano Spigaroli del Ristorante Al Cavallino Bianco di Polesine Zibello, Segretario Generale Operativo - Il Buon Ricordo è più che mai vivo, tant’è che abbiamo il grande piacere di accogliere ben 7 nuovi ristoranti: la loro adesione è un grande stimolo per tutti noi». E vediamo chi sono i nuovi associati, distribuiti un po’ lungo tutta la Penisola:
- Locanda Capolago di Maurizio Lazzarin, a Colico (LC) - Specialità: Riso e persico, in un raviolo!
- Ristorante Torcolo della Famiglia Barca, a Verona - Specialità: Bollito veronese
- Ristorante La Fratta di Alessandra Della Torre e Gianluca Grossi, a Verucchio (RN) - Specialità: Passatelli gratinati con ragù di coniglio, fonduta di formaggio di fossa ed erbette di stagione
- Ristorante Romanè di Stefano Callegari, a Roma - Specialità: Pollo alla cacciatora
- Trattoria Santa Pupa di Alessandro Tucci, a Roma - Specialità: Ravioli d’arzilla alla Vittoria
- Al Pescatore Hotel&Restaurant di Mina Stefanì e Luciano Corciulo, a Gallipoli (LE) - Specialità: Spaghettone biologico Senatore Cappelli con tartare di tonno, aglio, capperi e spolverata di bottarga artigianale
- Ristorante da Ercole di Ercole Villirillo, a Crotone - Specialità: Carbonara pitagorica
«Alle nostre tavole si vive un’esperienza conoscitiva ed emozionale, si riscoprono antichi sapori dimenticati nell’archivio della memoria e se ne gustano di nuovi sapientemente composti - dice il presidente Cesare Carbone del Ristorante La Manuelina di Recco -. La nostra non è solo tutela della tradizione gastronomica del Bel Paese, ma anche e soprattutto valorizzazione in chiave contemporanea di queste radici. Guardiamo avanti, e ciascuno di noi contribuisce a traghettare nel futuro la gastronomia della sua terra».