Amicambiente: i ristoratori sostegno l’ambiente smaltendo gli oli esausti

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Apci e Adriatica Oli presentano un percorso concreto  per coinvolgere chef e ristoratori in un progetto di sostenibilità ambientale

È stato presentato il 10 maggio nella Veranda di Palazzo Castiglioni, sede di Confcommercio Milano, Amicambiente, progetto di sostenibilità per il settore HoReCa, promosso e ideato da Adriatica Oli in partnership con Apci  – Associazione Professionale Cuochi Italiani, che vede la collaborazione di Confcommercio Milano, Epam e Forestami.

 

Nell'ottica di una progettazione integrata con quelli che sono i grandi temi che la categoria sta affrontando, particolare rilevanza viene data al tema della sostenibilità ambientale. Amicambiente nasce proprio dalla consapevolezza che la sostenibilità ambientale deve essere concreta e che il settore HoReCa può e deve avere un ruolo di primo piano in questo percorso.

Il tema centrale del progetto è quello della crescita condivisa che sostiene l’innovazione. In questo caso, il concetto di crescita non è solo inteso come crescita professionale, ma anche personale, sociale e sostenibile, creando una community di ristoratori che vuole impegnarsi e agire insieme a beneficio della terra e delle persone con azioni concrete, come quello di aderire a progetti di piantumazione.

Smaltimento dell'Olio Esausto

L’obiettivo è quello di formare, sensibilizzare e promuovere i locali che praticano smaltimento sostenibile di Olio Esausto, con evidente vantaggio per la sostenibilità ambientale, ma anche economica.
Il servizio di recupero degli oli sarà arricchito dalla possibilità di accedere a un percorso formativo e a materiali di comunicazione volti a valorizzare e moltiplicare gli aspetti positivi dell’azione.

Come funziona?

Il progetto si concentra sulla riduzione delle emissioni di Co2 nella gestione responsabile degli oli vegetali esausti (Ove). Come funziona? In maniera molto semplice, tramite uno stretto rapporto di collaborazione tra i locali e l’azienda. Affidando gli Ove prodotti dalla propria attività ad Adriatica Oli, il locale entrerà a far parte della community Amicambiente, inserendo i propri scarti in una filiera sostenibile che rigenera il rifiuto in una risorsa energetica green a basso impatto ambientale.
Nell’ ultima fase della lavorazione, l’olio rigenerato verrà utilizzato per la produzione di biodiesel, un biocarburante rinnovabile che riduce di circa il 40% le emissioni di CO2 rispetto al gasolio. Entrando nella community, inoltre, il locale riceverà un kit di prodotti tra cui una Label che gli permetterà di identificarsi, anche agli occhi dei clienti, come luogo sostenibile.

I relatori

Sono intervenuti alla presentazione del progetto Marco Barbieri - Segretario Generale di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza, Elena Grandi – Assessore all’Ambiente e Verde del Comune di Milano, Sonia Re – Direttore Generale di APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, Alessandra Mallamo - Responsabile di Amicambiente, Giorgio Tanoni - CEO di Adriatica Oli & HoReCa Group, Rossella Citterio - Direttore Comunicazione di Forestami, Andrea Marchelli – Direttore Marketing di Olitalia.

«La sostenibilità - ha commentato Marco Barbieri, Segretario Generale di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza- è un fattore ormai abilitante per il successo di un’impresa e il terziario sta sviluppando progetti e sperimentazioni che diventano spesso best practice. Dal plastic free al riuso del cibo, dall’economia circolare alla rigenerazione urbana. Il tema della sostenibilità è trasversale a tutti i settori e oggi deve avere una triplice declinazione: economica, sociale e ambientale. Amicambiente è un esempio di concreta applicazione dei valori della sostenibilità applicati al settore HoReCa. Una progettualità che, come spesso accade, parte da Milano ma che ci auguriamo possa essere diffusa e condivisa con altri territori».

“Amicambiente è un progetto che nasce dalla volontà di Giorgio Tanoni, CEO di Adriatica Oli, di creare una community all’interno del settore Horeca, una community speciale, perché unisce i ristoratori in un progetto concreto di sostenibilità. “Alimentiamo buone pratiche” significa fare sostenibilità producendo crescita, legami significativi e valore ad alto potenziale. - Ci racconta Alessandra Mallamo, ceo di GoodCom - Intendiamo la crescita non solo come quella della community, che vede sempre più aderenti, ma anche come crescita interna segnata da un percorso che stiamo intraprendendo insieme, allo stesso tempo un progetto così non può prescindere dalle relazioni che si creano sia all’interno della community sia con i partner che via via incontriamo lungo il percorso e che lo arricchiscono in un modo unico, generando quel valore condiviso e moltiplicato che oggi è la risorsa più preziosa».

Il profetto "Forestami"

Prendendo parte al progetto Amicambiente i ristoranti e i locali aderenti diventeranno anche protagonisti del progetto Forestami, promosso da Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, Ersaf e Fondazione di Comunità Milano, che prevede la messa a dimora di 3 milioni di alberi entro il 2030, per far crescere il capitale naturale, pulire l’aria, migliorare la vita della grande Milano e contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

«Forestami è un progetto partecipato che ha il grande obiettivo, oltre a quello di raggiungere nel 2030 la piantagione di 3 milioni di alberi, di un’evoluzione civica e culturale di tutti i cittadini rispetto all’importanza della natura in città. Per noi è quindi molto importante instaurare una relazione anche con i ristoratori del territorio che si vogliono impegnare per una città più sostenibile” ha dichiarato Rossella Citterio, Direttore Comunicazione di Forestami».

Un progetto che parte dalla città di Milano, grazie anche al supporto dell’Assessorato all’Ambiente e al Verde, rappresentato dall’Assessore Elena Grandi, che ha dichiarato:

«Sono sempre contenta di registrare nuove adesioni da parte di soggetti privati a Forestami, un progetto ambizioso che si nutre anche del contributo delle aziende al di fuori del perimetro disegnato da associazioni ed enti pubblici. Sono ancora più contenta, però, quando la sensibilità ambientale si traduce in azioni concrete come, in questo caso, il recupero degli oli esausti. Il settore dell'ospitalità ha importanti margini di miglioramento (e su questo stiamo lavorando anche in vista delle prossime Olimpiadi), ad esempio in materia di ciclo virtuoso dei rifiuti, riduzione degli sprechi e dei consumi o nell'utilizzo di materiali riciclabili. Non è una sfida semplice ma la consapevolezza ambientale è aumentata e sono sempre più numerosi i consumatori che orientano le proprie scelte osservando le aziende con occhio critico e indirizzandosi verso quelle più virtuose».

In sala, alcune case History che hanno creduto in questo progetto, sostenendolo con la loro adesione, importanti nomi della Ristorazione Milanese e l’Anbc – Associazione Nazionale Banqueting e Catering.

«Cibo e pianeta sono due facce di una stessa medaglia -ha commentato lo chef Andrea Aprea- per cui se vogliamo poter godere di sapori che ci parlano di territori, non possiamo che avere a cuore il nostro rapporto con la terra, il mare, l’aria, l’acqua, gli animali. Per questo nell’ambito della ristorazione diventa fondamentale avviare progetti concreti di sostenibilità. Con Amicambiente sono riuscito a portare fattibilità e concretezza nel mio locale, creando al tempo stesso un’occasione di entrare in un network e di comunicare valore».

Il tema della sostenibilità è stato quest’anno anche il letimotiv della presenza di Apci a TuttoFood 2023 con uno spazio tutto dedicato al tema, punto di incontro tra aziende e operatori.

Le conclusioni di Sonia Re

La nostra associazione - conclude Sonia Re, Direttore Generale di Apci- da tempo è impegnata in progetti di partecipazione attiva degli chef, che possono diventare protagonisti e ambasciatori della sostenibilità ambientale, acquisendo a loro volta comportamenti sostenibili, dall’attenzione agli approvvigionamenti alla preparazione del menù, allo smaltimento dei rifiuti».

Foto Pixabay

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