Ca’ Pelletti, la Romagna più buona fuori dai confini

Un locale centrato sulla pasta, ripiena e non. A prezzi popolari, aperto 24 h su 24. È Ca’ Pelletti a Bologna. Che ora raddoppia a Milano

Un bistrot a tema, ispirato a una delle più pregiate e globalmente note specialità romagnole: i cappelletti. È l’essenza di Ca’ Pelletti, locale nato nel 2012 a Bologna che da poco ha fatto il bis con l’apertura a Milano in piazza Gae Aulenti (su una superficie di 490 mq). Già il nome la dice lunga sull’aspetto focale - la tradizione pastaia romagnola - di questo concept restaurant, perché va sottolineato che Ca’ Pelletti è nato a Bologna come punto vendita pilota di un format che ha obiettivi di sviluppo in Italia e nel mondo.

Il progetto ha richiesto vari anni di studio e ha alle spalle l’expertise produttiva di Surgital, l’azienda di Lavezzola (Ra) che da più di trent’anni è fra i big player nel mercato della produzione di pasta fresca surgelata di qualità, destinata al canale horeca. Ma in questo caso la pasta - ripiena e non - arriva direttamente dal produttore al consumatore ed è uno dei “cavalli di battaglia” del locale, proposta a prezzi competitivi (pasta e minestre fra i 7,50 e 9 euro). «Il progetto Ca’ Pelletti - spiega Elena Bacchini, ideatrice e direttrice del progetto - nasce dalla volontà della nostra azienda di diffondere ed esportare nel mondo la tradizione culinaria romagnola, non solo valorizzandone i prodotti tipici, ma anche ricreando l’atmosfera e il gusto del mangiar bene che caratterizza la Romagna». Il tutto con una ispirazione di fondo che si rifà ai piatti del romagnolo Pellegrino Artusi.

Elena Bacchini, direttore marketing Surgital, ideatrice e amministratore unico di Ca' Pelletti, con Salvatore Costa Pasqualino, direttore tecnico del progetto retail
Elena Bacchini, direttore marketing Surgital, ideatrice e amministratore unico di Ca' Pelletti, con Salvatore Costa Pasqualino, direttore tecnico del progetto retail

Se la pasta è un punto di forza, il menu di Ca’ Pelletti ha però un respiro più ampio, che segue un’idea di fondo: attrarre il pubblico a ogni ora. Per questo nel locale i tavoli sono sempre apparecchiati: il cliente può fare colazione fino alle 12 (con proposte insolite, come “La colazione robusta” a 9,50, le uova, i Paninozzi). Dalle 12 alle 22, 7 giorni su 7, la cucina è attrezzata per servire le proposte di un menu semplice ma non banale: oltre ai primi piatti ci sono varie alternative come lo Spezzatino di patate all’Artusi, le polpette al sugo e l’immancabile piadina. «Vantiamo un ottimo rapporto qualità/prezzo - dice Bacchini - studiato per offrire a pranzo ottimi piatti con uno scontrino inferiore ai 10 euro».

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