I cibi del prossimo futuro

Rossella De Stefano, direttore di Ristoranti
Rossella De Stefano, direttore di Ristoranti
Nuovi stili di alimentazione, plant based, reducetarianesimo, le proteine del futuro. Sono temi con cui dovremo imparare a fare i conti. L'editoriale di Ristoranti di novembre 2021 a firma del direttore Rossella De Stefano

Nei top trends 2022, segnalati dagli esperti di Whole Foods Market, c’è un nuovo stile di alimentazione, il “reducetarianesimo”, ovvero la filosofia degli amanti di una cucina vegana che tuttavia non sono pronti ad abbandonare del tutto il consumo di carne e di altri prodotti di origine animale. Si impegnano, quindi, a ridurne la presenza nella loro dieta, e se questi cibi sono presenti nei menu, optano per prodotti sostenibili come carni di alta qualità nutrite con erba o uova di galline allevate a terra. Come a dire: in futuro trovare sugli scaffali degli hamburger qualsiasi non sarà così automatico.

Ristoranti
La copertina del numero di novembre 2021 di Ristoranti

Spazio, invece, ad altri prodotti. E si tratta di un’onda montante. Secondo l’Osservatorio Immagino, nel 2020 l’indicazione “vegan” compare su 3.370 prodotti (4%) e incide per il 2,7% sulle vendite totali del perimetro alimentari di supermercati e ipermercati. Di più. Nei prossimi anni ci sarà un’impennata di consumi legati ai cibi plant-based, raggiungendo una crescita del 20% entro il 2024. E gli chef non rimangono certo a guardare. Dopo essere stata la prima chef donna a ricevere tre stelle Michelin negli Usa (e dopo aver bandito la carne dai suoi ristoranti nel 2018), Dominique Crenn, World’s 50 Best Icon Award 2021, ha dichiarato, di recente, la sua intenzione di servire carne coltivata in laboratorio, collaborando con la start up Upside Foods. Anche in Italia aumenta l’interesse verso le proteine alternative. Lo confermano le storie che vi raccontiamo in questo numero. All’insegna di un’alimentazione più sana e sostenibile.

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